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CAMPO NERALBO
L’acqua di un campo neralbo ma ferace si increspa.
Affiora e si fa spazio una sorta di ampio fiore dalla consistenza nevosa. Minuscole scaglie si allontanano adagio lungo il fondale.
Il centro si svuota della vitalità originata dall’impatto sulla superficie, solidificandosi in un cristallo perenne.
L’immagine proposta dall’autrice in Lancio si ripresenta così in una trasformazione dai tratti glaciali.
In una calma congelata, lenta e pacifica l’interiorita' puo' arricchirsi tranquillamente di una nuova misura,
un nuovo valore interiore diversamente pregevole.
La calma non va vista solo come guida delle proprie azioni, ma come una condizione autonoma di ricercare in vista di se' stessa.
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